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Cinematica
La cinematica e' quella branca della meccanica che studia il moto dei corpi ricorrendo esclusivamente alle nozioni di spazio e di tempo, indipendentemente dalle cause (forze) del moto stesso di cui si occupa invece la dinamica.
Vettori
Un vettore e' caratterizzato da:
- verso ("punta")
- direzione (retta)
- lunghezza (o modulo)
Operazioni tra vettori:
- Somma: \(\vec{c} = \vec{a} + \vec{b}\) e' uguale alla somma degli elementi individuali
- graficamente questo so può rappresentare con il metodo del parallelogramma o il metodo del punta-coda
- Prodotto: \(\vec{w}=c\vec{v}\) e' uguale al prodotto di tutti gli
elementi di v
- \(|v^2|=\sum_{i=0}^{N} v_i^2\)
- Sottrazione: \(\vec{d}=\vec{a}-\vec{b} = \vec{a} - -1 * \vec{b}\)
- Prodotto scalare: \(s = \vec{a} * \vec{b}\)
- \(\vec{a} * \vec{b} = cos(\theta) * |\vec{a}| * |\vec{b}|\)
Moto rettilineo uniforme
La legge oraria del moto uniforme, ossia lo spazio in funzione del tempo, e' la seguente:
\[ \vec{X}(t) = \vec{X_0} + \vec{v}(t-t_0) \]
Moto rettilineo uniformemente accelerato
Nel moto rettilineo uniformemente accelerato, l'accelerazione non e' nulla. La funzione della velocità e dello spazio sono le seguenti:
\[ (1)\ \vec v(t) = \vec{v_i} + a\Delta t\] \[ (2)\ \vec{X}(t) = \vec{X_i} + \vec{v_i}\Delta t + \frac{1}{2}a\Delta t^2 \]
Equazione della velocita'
Sappiamo che, per definizione: \[ \vec{a} = \lim_{\Delta t \to 0} \frac{\Delta \vec{v}}{\Delta t} = \frac{d\vec{v}}{dt}\] \[ \vec{a}\ dt = d\vec{v} \]
Integriamo ora a destra e a sinistra:
\[ \int a\ dt = \int d\vec{v} \]
Per la proprietà fondamentale degli integrali, l'integrale di \(dt\) è proprio \(\Delta t\). Lo stesso discorso vale per delta v:
\[ \vec{a} \Delta t = \Delta \vec{v} \]
Dunque
\[ \vec{v_f} = \vec{v_i} + a\Delta t \]
Equazione dello spazio
Per il moto rettilineo uniforme, vale:
\[ \vec{X}(t) = \vec{X_0} + \vec{v}\Delta t\] \[ \vec{X}(t) = \vec{X_0} + \vec{v} \int_{0}^{t_f} dt \] \[ \vec{X}(t) = \vec{X_0} + \int_{0}^{t_f}\vec{v}dt \]
Sostituisco \(v\) con quanto risultato precedentemente:
\[ \vec{X}(t) = \vec{X_0} + \int_{0}^{t_f} (\vec{v_i} +a \Delta t) dt \] \[ \vec{X}(t) = \vec{X_0} + \int_{0}^{t_f}\vec{v_i} dt + \int_{0}^{t_f} a\Delta t dt \] \[ \vec{X}(t) = \vec{X_0} + \vec{v_i}\Delta t + \frac{1}{2}a\Delta t^2 \]
Moto Parabolico
Osserviamo che il moto parabolico può essere visto come l'unione di due moti rettilinei:
- sull'asse \(x\), un moto rettilineo uniforme
- sull'asse \(y\), un moto rettilineo uniformemente accelerato
\[x=v_{0x}t\] \[y=v_{oy}t -\frac{1}{2}gt^2\] Allora: \[y = -\frac{g}{2v_{ox}^2}x^2 + \frac{v_{0y}}{v_0x}x+0\] Infatti l'equazione rappresenta proprio il moto di una parabola. \[y = ax^2 + bx + c\]
- \(a\) e' sempre minore di 0
- \(b = tan(\alpha)\)
- \(x_{max}\) si ottiene ponendo la derivata dello spazio a 0
- la gittata si ottiene ponendo \(y\) a 0
Moto armonico
La funzione oraria del moto armonico e' sa seguente: \[ X(t) = A sin(\omega t + \phi) \] Dove chiamiamo:
- \(A\): ampiezza di oscillazione
- \(w\): pulsazione
- \(\phi\): fase
La \(\phi\) rappresenta la traslazione dallo 0 sull'asse del tempo. Osservando l'analisi dimensionale, vale che \(A\) e' una lunghezza e \(wt\) e' una quantità non dimensionale. Di conseguenza omega delve essere \(|\frac{1}{t}|\) scritto anche \(T^{-1}\). Nella prossima sezione mostreremo che vale \(\omega T = 2 \pi\) dunque omega si può misurare anche in \(\frac{rad}{s}\).
Periodo del moto armonico
Una funzione f(x) si dice periodica con periodo T se \[ f(x+T) = f(x)\ \forall x \in D_f \]
Per quale T vale: \[ sin(\omega t + \phi) =?\ sin(\omega (T+t) +\phi)\] Assumiamo la fase nulla. Deve valere che \[ sin(\omega (T+t)) = sin(\omega t + 2 \pi) \] Questo si verifica se \[ \omega (T+t) = \omega t +2\pi \] \[ \omega T = 2 \pi \] \[ T = \frac{2 \pi}{\omega} \]
Velocità e accelerazione del moto armonico
Possiamo derivare lo spazio per ottenere l'equazione della velocità: \[ v(t) = \omega A cos(\omega T + \phi) \] E deriviamo ulteriormente per ottenere l'accelerazione: \[ -w^2 A cos(\omega T + \phi) \]
Possiamo fare delle altre osservazioni, per esempio che il punto di velocità massima e' quando l'equazione dello spazio tocca lo zero, questo perché quando il seno e' 0, il suo coseno e' 1. L'accelerazione e' specchiata rispetto all'asse x allo spazio.
Equazione differenziale del moto armonico
Osserviamo che l'equazione del moto armonico vista in precedenza e' la soluzione dell'equazione differenziale:
\[ \theta'' + \omega^2\theta = 0 \]
Questa osservazione ci e' molto utile per trovare \(w\) sia nel moto del pendolo che nel moto della molla.
Moto circolare
Un caso di moto armonico e' il moto circolare, dove entrambe le direzioni \(x\) ed \(y\) seguono il moto armonico.
Coordinate polari
In un moto circolare, e' utile identificare un punto nello spazio in funzione del raggio \(\rho\) e dell'angolo \(\phi\)
\[(x, y) \rightarrow (\rho, \phi)\]
Vale:
\[(\rho, \phi) = (\sqrt{x^2 + y^2},\ atan(\frac{x}{y}))\] \[(x, y) = (\rho\ cos(\phi), \rho \ sin(\phi))\]
per casa: calcolare velocità e accelerazione.
Accelerazione nel moto circolare
La velocità, per definizione, e' sempre tangente alla traiettoria, infatti descrive la direzione dello spostamento nel prossimo istante.
\[\frac{v_x}{v_y} = \frac{\frac{dx}{dt}}{\frac{dy}{dy}}=\frac{dx}{dy} = y'(x)\]
Sia \(\hat{u}_t\) il versore della tangente, posso scrivere:
\[\vec{v} = |\vec{v}| \hat{u}_t\]
Allo stesso modo l'accelerazione:
\[\vec{a} = \frac{d\vec{v}}{dt} = \frac{d}{dt}(|\vec{v}|\hat{u}_t)=\frac{d|\vec{v}|}{dt}\hat{u}_t + |\vec{v}|\frac{d\vec{u}_t}{dt}\]
Vale:
\[\frac{d\hat{u}_t}{dt} = \frac{ \hat{u}_t' - \hat{u}_t}{dt}=\frac{d\phi}{dt}\hat{u}_{normale}\]
infatti, la differenza infinitesima tra le tangenti di due velocità vicine nel tempo, sara' il vettore perpendicolare alla velocità (per la regola dei parallelogrammi) anche detto vettore normale. E' molto semplice una dimostrazione grafica. Osserviamo che lo spazio tra due \(\phi\) molto vicini nel tempo può essere approssimato ad un arco di circonferenza di raggio \(r\) (anche se il percorso più in grande e' un circuito di formula 1), usando un sistema di riferimento che meglio approssima la circonferenza.
Vale anche:
\[\frac{d\phi}{dt} = \frac{d\phi}{dS} \frac{dS}{dt} = \frac{v}{r}\]
Avendo usato la formula per calcolare l'arco di circonferenza (che viene approssimato qua):
\[r\ d\phi=dS \rightarrow \frac{d\phi}{dS}=d\phi\]
Quindi riportando questo all'equazione dell'accelerazione:
\[\vec{a}=\frac{dv}{dt}\hat{u}_t + \frac{v^2}{r}\hat{u}_{normale}\]
Dunque abbiamo 3 vettori:
- accelerazione tangenziale \(\hat{v}_t\)
- accelerazione normale con verso \(\hat{u}_{normale}\)
- il raggio di curvatura \(r\)
Moto Circolare Uniforme
Con velocita' costante, l'accelerazione normale dalla formula precedente diventa:
\[\hat{a}=\frac{v^2}{R}\hat{u}_n\]
Con accelerazione normale e velocita' costante, anche il raggio e' costante. Chiamiamo l'accelerazione normale come accelerazione centripeda. Definiamo la velocita' angolare come:
\[\omega =^{def} \frac{d\phi}{dt} =^{arco\ di\ circ.} \frac{v}{R}\]
Sia P un punto nella circonferenza di raggio R. Ricordando che il moto circolare e' la composizione di due moti armonici, vale:
\[ X_p = Rcos(\alpha) \] \[ Y_p = Rsin(\alpha) \]
Inoltre, dato che:
\[ \alpha = \omega t \]
Vale: \[ X_p = Rcos(\omega t) \] \[ Y_p = Rsin(\omega p) \]
Deriviamo ora lo spazio, trovando la velocità:
\[ v_{xp} = -\omega Rsin(\omega t) \]
\[ v_{yp} = \omega Rcos(\omega t) \] Derivando ancora troviamo l'accelerazione:
\[ a_{xp} = -\omega ^2 Rcos(\omega t) \] \[ a_{yp} = -\omega ^2Rsin(\omega t) \]
Osserviamo che possiamo sostituire \(R\ cos(wt)\) con \(X\), allo stesso modo \(Y\):
\[ a_{xp} = -\omega ^2X_p \] \[ a_{yp} = -\omega ^2Y_p \] Sommando ora le componenti:
\[ |\vec{a_p}| = \sqrt{a_{xp}^2 + a_{yp}^2} \] \[ |\vec{a_p}| = \sqrt{\omega ^4 X_p^2 + \omega ^4 Y_p^2} \] \[ \vec{a_p} = \omega ^2 \sqrt{X_p^2 + Y_p^2}\]
Concludiamo che:
\[ a = \omega ^ 2R \]
Definizioni importanti
Definiamo:
- velocità tangenziale: \(v = \frac{C}{T} = \frac{2\pi R}{T}\)
- velocità angolare istantanea: \(\omega = \frac{2\pi}{T}\ (\frac{rad}{s})\)
- \(a_c = \frac{\Delta \vec{v}}{\Delta t}\)
Ne deriviamo che:
- \(v = \omega R\)
- \(a_{centripeta} = \omega ^ 2R = \frac{v^2}{R}\)
- \(\vec{F}_c = m\vec{a}_c\)
- L'accelerazione centripeta è sempre rivolta verso il centro.